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Lavorare da casa: niente ufficio, niente cultura aziendale?

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Con l’avvicinarsi dell’estate, molte persone e aziende sono convinte che i lavoratori non torneranno mai negli uffici con gli stessi ritmi di prima della pandemia di COVID, nonostante si stia tornando ad una parvenza di normalità pre-pandemia.

Per oltre un terzo di chi fa smart working sono migliorati work-life balance e produttività (dati Osservatorio Smart Working). E non è difficile capire perché: un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, costi di spostamento ridotti e maggiore produttività sono solo alcuni dei comprovati vantaggi.

La libertà di lavorare da casa è qualcosa che la forza lavoro ha veramente abbracciato. Ma cosa significa il cambiamento nel modo in cui lavoriamo per mantenere culture aziendali positive?

Nessun ufficio, nessuna cultura aziendale positiva?

Lo spazio di lavoro fisico può aiutare a supportare la cultura di un’azienda e stimolare tutte le cose buone di cui un’organizzazione ha bisogno per prosperare. Può aiutare a connettere le persone ai suoi valori, guidare i comportamenti desiderati e supportare le interazioni sociali vitali che possono essere il catalizzatore della creatività e della collaborazione.

Ma se un’azienda sta ora adottando il lavoro a distanza o ibrido, può essere molto difficile mantenere quelle importantissime interazioni faccia a faccia che gli spazi di lavoro condivisi possono fornire. Per molti leader aziendali il lavoro a distanza rischia di bloccare creatività e collaborazione, due parti cruciali per mantenere una cultura aziendale positiva.

Quindi, questo significa che non puoi avere una cultura aziendale positiva se non hai un ufficio?

La diffusione dello Smart Working, ha avuto un impatto positivo sui lavoratori: per il 39% è migliorato il proprio work-life balance, il 38% si sente più efficiente nello svolgimento della propria mansione e il 35% più efficace, secondo il 32% è cresciuta la fiducia fra manager e collaboratori e per il 31% la comunicazione fra colleghi. (Osservatorio Smart Working)

Guardando queste percentuali, salta all’occhio però una buona percentuale di dipendenti per cui la mancanza di una vita da ufficio, sul lungo termine, non è una modalità di lavoro proficua, a causa di tecnostress ed overworking.

Ciò mette i datori di lavoro e i loro team delle risorse umane in una sorta di dilemma. Da un lato, i dipendenti non vogliono rinunciare alla ritrovata libertà di lavorare in un ambiente a loro scelta. Tuttavia, dall’altro, vogliono anche godere dei vantaggi della tradizionale vita d’ufficio e delle interazioni sociali che ne conseguono. Come puoi ottenere il meglio da entrambi i mondi e mantenere una cultura efficace?

Creare momenti di “cultura aziendale”: il nuovo imperativo per le risorse umane

I dipendenti potrebbero non voler sempre lavorare in un ufficio e stanno abbracciando la “nuova normalità” del lavoro a distanza, ma le interazioni sociali che derivano da un luogo di lavoro convenzionale sono qualcosa di molto difficile da replicare in un ambiente virtuale o remoto.

Ci sono alcune situazioni in cui il lavoro a distanza non può sostituire l’interazione sul posto di lavoro: gli uffici forniscono momenti di confronto più freschi che sono difficili da replicare in un ambiente virtuale. In un ufficio, puoi magari fare una pausa caffè e conversare con altre persone, il che può stimolare creatività o idee. Queste riunioni ad hoc e le pause caffè non funzionano così bene da remoto perché possono sembrare strane o inefficaci per le persone.

Ecco perchè una buona parte dei lavoratori ritiene che lo spazio di lavoro fisico sia fondamentale per supportare una cultura positiva e perché ritiene il lavoro a distanza o ibrido culturalmente dannoso.

Di conseguenza, le organizzazioni e i loro team delle risorse umane devono trovare il giusto equilibrio tra l’esperienza remota e quella fisica per sostenere una cultura positiva. È qui che entra in gioco la creazione di “momenti di cultura aziendale”…

Ci sono cinque semplici azioni che le risorse umane possono intraprendere per creare momenti di cultura aziendale all’interno di un’azienda con una forza lavoro remota o flessibile:

1. Riconfigurare l’area di lavoro per facilitare i momenti faccia a faccia

Secondo una ricerca di Forbes, l’84% dei dirigenti afferma di preferire le riunioni di persona per la loro capacità di costruire relazioni più solide e significative. Tuttavia, non sono solo le riunioni di cui dovresti essere consapevole, ma anche le interazioni quotidiane dei dipendenti.

Se hai ancora un luogo di lavoro condiviso, cerca di riconfigurare gli spazi per renderlo un ambiente più collaborativo per i tuoi dipendenti.

L’ufficio deve essere un luogo che possa facilitare la collaborazione e le interazioni sociali. Forse la cosa più importante, però, deve essere un luogo in cui i tuoi dipendenti vogliono trascorrere del tempo. Finestre aperte, buoni livelli di luce, pulizia e ventilazione possono svolgere un ruolo importante, anche se inconscio, nel modo in cui tutti si sentono rilassati e sicuri di essere tornati in uno spazio di lavoro condiviso.

2. Incoraggiare i manager a organizzare riunioni di team regolari, sia all’interno che all’esterno dell’ufficio

Sapevi che gran parte della comunicazione può essere non verbale? MS Teams e Zoom hanno semplificato le riunioni di team collaborative online, ma possono essere molto meno personali. Quindi, invece di limitare le riunioni a una videochiamata, perché non incoraggiare i tuoi team manager a confondere un po’ le cose?

Non tutte le riunioni devono essere al lavoro. Chiacchierare davanti a un caffè in un bar, o fare una passeggiata insieme, può essere altrettanto buono per creare quell’importantissimo momento di legame. Incoraggia i tuoi manager a non aver paura di guardare oltre le pareti del loro ufficio o lo schermo del computer per una piccola ispirazione.

3. Formare un team sociale aziendale

Le culture aziendali positive non riguardano solo il lavoro. A parte le riunioni di lavoro, le attività sociali che derivano dal lavoro in un ambiente d’ufficio piacevole possono essere facilmente dimenticate quando la forza lavoro è in remoto.

Una cosa che potresti cercare di fare è formare un team sociale per pianificare e creare eventi aziendali o ritrovi. Questo può dare a tutti l’opportunità di mantenere quelle interazioni sociali vitali e forse anche divertirsi un po’, il tutto senza le pressioni del lavoro.

4. Tieni d’occhio coloro che lavorano da remoto per la maggior parte del tempo e assicurati che non si sentano trascurati

Le risorse umane possono aiutare i manager fornendo alcuni consigli sulle migliori pratiche per la gestione dei membri del team che possono lavorare in remoto a tempo pieno. Potrebbero voler introdurre check-in virtuali giornalieri, ad esempio, in cui le persone possono discutere le priorità, aggiornare gli altri sui loro progressi e chiedere consiglio ai colleghi.

I manager devono assicurarsi che questo non sia percepito come un “controllo” sulle persone per assicurarsi che siano incollate ai loro laptop. Piuttosto, è un’opportunità per mantenere lo spirito di squadra, mantenere tutti concentrati sui propri obiettivi ed evitare che qualcuno si senta trascurato.

5. Considera le differenze

Cultura aziendale non significa la stessa cosa per tutti. Con questo in mente, esamina i dati demografici della tua forza lavoro prima di implementare qualsiasi nuova strategia in modo da poter introdurre metodi di coinvolgimento che si adattino alle diverse esigenze.

Martina Tattini

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