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Onboarding: come agevolare l’azienda

Laptop showing an onboarding portal in Cezanne HR

“L’onboarding è un momento magico in cui un nuovo dipendente comprende se è coinvolto dal lavoro o disinteressato. Offre la possibilità di dare una prima impressione sull’azienda che rimarrà nella mente del collaboratore per tutta la sua carriera.”

Questo afferma Amy Hirsh Robinson di The Interchange Group, è le evidenze dimostrano che ha assolutamente ragione. Uno studio mostra che l’86% dei nuovi assunti decide se restare in azienda a lungo termine nei primi sei mesi e l’onboarding gioca un ruolo fondamentale in questa decisione.

Con la pressione accumulata in fase di selezione, è facile pensare che, dopo l’assunzione, il lavoro più duro sia già stato fatto. Tuttavia, l’onboarding, che comincia appena la persona viene assunta, è un momento fondamentale che può modellare la prospettiva del dipendente sull’azienda ed assicurarti che il duro lavoro di recruiting non vada sprecato.

Quindi perchè investire in un processo di onboarding efficiente?

I benefici di un buon onboarding

Le prime settimane di un nuovo collaboratore possono essere stressanti; ogni giorno è impegnato a memorizzare nuovi nomi, imparare ad utilizzare i software aziendali e dare una buona impressione.

Tuttavia, è dimostrato che un eccesso di stress impedisca alle persone di assimilare informazioni ed avere buone performance. Questo significa che è importante non sovraccaricare i neoassunti, soprattutto nei primi giorni.

Un buon processo di onboarding, impostato fin dall’accettazione del lavoro, può fare davvero la differenza. Fargli sapere il programma di attività dei primi giorni, riempire alcune delle scartoffie necessarie prima possibile ed introdurli al team ancor prima del primo giorno, li aiuterà  a ridurre le preoccupazioni ed avere più energia per focalizzarsi sul nuovo ruolo ed essere più produttivi fin dal principio.

Diversi studi dimostrano che i primi sei mesi sono il periodo in cui un dipendente si sente più coinvolto dagli obiettivi aziendali. Perchè non approfittare di questa opportunità?

Assicurati quindi che tutte le problematiche ed i temi fondamentali vengano affrontati fin dal principio: valori, cultura e vision aziendale, cosa ci si aspetta dal nuovo dipendente. In questo modo il collaboratore sarà operativo più in fretta, si riduranno gli errori e si sentirà più preparato per il suo ruolo.

Inizia il tuo primo giorno di lavoro e nessuno è lì per accoglierti, la scrivania non è pronta, computer e telefono non acora impostati. Quale prima impressione ottieni? Sono disorganizzati, mal gestiti? Fors inizi a mettere in dubbio la tua decisione di unirti all’impresa e la tua volontà di restare?

Molte ricerche dimostrano che le organizzazioni con un processo di onboarding strutturato aumentano la retention del 50% ed i collaboratori coinvolti in un buon piano di inserimento sono il 58% più incentivati a rimanere in azienda per almeno 3 anni.

Dopo tutti gli sforzi fatti in fase di recruiting, perdere un neoassunto per via di un onboarding mal gestito sarebbe un’incredibile spreco di tempo e risorse. Il costo per rimpiazzare un neoassunto che se na va, risulta essere circa il 30/50% del suo salario annuale. Ecco perchè risulta fondamentale proteggere il proprio investimento nel recruiting con un buon provesso di onboarding.

Senza un piano di onboarding studiato e ben strutturato, alcune incombenze burocratiche necessarie per un’assunzione possono essere dimenticate e mettere l’azienda a rischio, soprattutto ora che sta entrando in vigore il GDPR. Dal 25 maggio infatti, sarà fondamentale essere compliant alla nuova normativa in merito alla gestione dei dati dei dipendenti, pena durissime sanzioni.

Un’azienda desidera lavorare con i milgiori talenti ed i milgiori talenti vengono attratti dalle migliori culture organizzative. Le storie di inserimenti fallimentari si diffondono in fretta, un neoassunto che non si trova bene ed abbandona in breve l’organizzazione, ci metterà poco a raccontare cosa è andato storto. Un onboarding ben fatto invece assicurerà che il nuovo dipendente si senta coinvolto ed eccitato dal nuovo lavoro, quasi a diventare un brand ambassador. La tua reputazione si manterrà intatta ed avrà un impatto positivo anche sulle future selezioni di personale.

Come un software HR può aiutarti

Gestire tutte le attività associate all’onboarding può sottrarre molto tempo; si rischia di perdere ore per coinvolgere i colleghi, controllare le scartoffie, assicurarsi che venga organizzata e svolta la formazione… È chiaro come possa succedere di dimenticarsi alcuni task, di sottovalutare le esigenze del nuovo arrivato e non fargli avere tutte le informazioni necessarie.

Il modulo di Cezanne HR dedicato alla gestione dell’onboarding e dei processi aziendali unisce portrali di benvenuto facili da impostare, con un sistema flessibile di gestione die task, in modo da semplificare l’impostazione di un’esperienza di onboarding piacevole.

Con tutti gli aspetti legati al processo di onboarding gestiti in un unico spoftware cloud e sicuro, avrai la certezza che tutti abbiano sempre sotto controllo le informazioni necessarie.

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Martina Tattini

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