Gennaio, tempo di nuovi inizi e buoni propositi. Una recente ricerca di Glassdoor ci svela che le prime settimane dell’anno sono quelle in cui più persone dedicano tempo a sistemare il loro curriculum, dare un’occhiata agli annunci di lavoro e riprendere i contatti con il proprio network professionale.
Tra le ragioni di questa irrequietezza che porta il desiderio di cambiamento, vi è al primo posto una percezione del salario ricevuto troppo basso, seguito subito dalla ricerca di nuove sfide ed attività più stimolanti. Soprattutto per i più giovani è fondamentale anche l’ambiente di lavoro e la possibilità di creare buone relazioni con i colleghi. La mancanza di un clima amicale può essere una ragione sufficiente per guardare ad altre possibilità.
Alcuni abbandoni sono inevitabili: ci sarà sempre qualcuno che per le ragioni più disparate sceglierà di cambiare lavoro senza che tu possa in alcun modo convincerlo a rimanere. Non è necessariamente un percorso negativo: se l’azienda ha costruito dei buoni processi di recruiting sfruttando le giuste tecnologie, si creerà l’occasione per portare all’interno del team talenti nuovi ed una prospettiva più fresca.
Resta il fatto che nessuno vuole perdere i collaboratori su cui ha puntato. Quindi cosa puoi fare per incoraggiare a restare quei dipendenti che paiono essere in procinto di abbandonare la nave?
Coinvolgi i tuoi collaboratori migliori
Identificare chi ha in mente di lasciare l’azienda non è sicuramente semplice: anche processi di valutazione formale potrebbero non portare in luce questo elemento, soprattutto perché nessuno dichiarerà apertamente la propria volontà di andarsene fino a quando non avrà un’altra offerta già in tasca. Il segreto è individuare chi sono i tuoi migliori collaboratori e analizzare le attività che stai mettendo in pratica per motivarli e coinvolgerli. Quando è stata l’ultima volta che hanno ricevuto un aumento di stipendio od una promozione? In quali processi di formazione sono stati coinvolti? Hanno l’opportunità di crescere nel loro ruolo? Uno scambio di battute informale può portare in luce aspetti di cui altrimenti non saresti a conoscenza. Un dipendente con importanti responsabilità familiari per esempio potrebbe incontrare delle difficoltà nel conciliare vita privata e lavoro, accettando di buon grado il passaggio ad un ruolo con maggiore flessibilità oraria. Un altro che fa il pendolare potrebbe invece accogliere con entusiasmo la possibilità di lavorare alcuni giorni da casa senza recarsi in ufficio. La chiave per trattenere le persone capaci spesso si trova in conversazioni informali che ti consentono di rilevare bisogni e desideri solitamente celati che ti aiuteranno ad avere collaboratori più soddisfatti.
Preparati al rischio
Una vota chiarito chi non è soddisfatto nel proprio ruolo e potrebbe desiderare di andarsene, preparati a parlarne con il senior management. Quali sono le implicazioni se se ne va un membro chiave del team? C’è qualcuno già in azienda che ha le competenze per ricoprire le sue mansioni? Le relazioni con alcuni clienti dipendono da questa persona? Analisi di questo tipo ti aiuteranno a comprendere dove sono gli aspetti di rischio per il business ed allo stesso tempo a dare il giusto valore ai tuoi collaboratori in modo da attuare quelle pratiche che potrebbero convincerli a restare.
Impara dal passato
La storia delle dimissioni passate potrebbe darti importanti indizi su cosa spinga le persone ad andarsene e quindi su chi potrebbe essere con un piede già fuori dalla porta. Se non sei abituato a svolgere colloqui d’uscita potrebbe essere giunto il momento giusto per introdurli e registrare le informazioni raccolte in modo che siano utili anche in futuro. I dipendenti devono avere fiducia nella persona con cui stanno parlando ed essere rassicurati sul fatto che i dati lasciati sono confidenziali se vuoi che ti dicano le reali motivazioni della loro dipartita.
Confronta gli stipendi
Il budget potrebbe essere ristretto, ma se vuoi tenerti strette le persone migliori devi prestare attenzione agli stipendi. Confronta regolarmente i salari con quelli delle aziende simili in modo da avere chiaro se la tua offerta sia competitiva o da rivedere. Non vorrai pagare eccessivamente i tuoi collaboratori, ma nemmeno perderli solo perché altri offrono di più. Assicurati inoltre che ciascuno abbia chiaro il valore totale della sua retribuzione, inclusi benefit come assicurazione sanitaria, voucher e buoni pasto che spesso le persone non considerano. Pensa inoltre a cosa altro potresti offrire tenendo conto delle differenze generazionali che hanno forte valore su ciò a cui diamo importanza o meno.
Monitora i livelli di assenza
I livelli di assenza possono aiutarti a scovare aree di malcontento e disaffezione. Utilizza la reportistica del tuo software per la gestione HR per individuare trend preoccupanti. Le assenze sono particolarmente elevate in un team o dipartimento specifico? Se sì, perché? Vi sono cause di stress eccessivo da contrastare? Le assenze si concentrano in giorni o periodi specifici? Persone prima sempre presenti iniziano ad assentarsi molto spesso? Si tratta di indicatori molto utili per individuare l’insorgenza di un disagio e combatterla in tempo.