Cezanne HR

Abbiamo ancora bisogno di esploratori (o di talenti globali)!

In un mondo sempre più globale ed interconnesso, le opportunità per lavorare all’estero non sono mai state così ricche. Un anno a New York per aprire un ufficio satellite? Parte del team in Germania per supervisionare un progetto importante? Alcuni mesi a Dubai per sondare nuove opportunità di sviluppo? Verrebbe da pensare che chiunque affronterebbe queste possibilità con entusiasmo; al contrario, accade spesso che diversi membri dello staff non siano troppo felici di fronte all’eventualità di un trasferimento. Questo si prefigura come un grande problema per quelle aziende che invece stanno cercando di internazionalizzarsi, e si trovano ad affrontare la mancanza di talenti globali.

(E voi? Sareste disposti a cambiare sede? Ed il vostro team?)

Vi sono alcuni fattori molto evidenti che influenzano la sedentarietà dei lavoratori di oggi: il primo è che, molti di coloro che oggi occupano posizioni manageriali, prestano grande attenzione all’equilibrio tra lavoro e vita privata; non vogliono sovraccaricarsi di incombenze sottraendo un tempo eccessivo ad interessi e relazioni, così come non vogliono obbligare il/la partner a rinunciare alla propria carriera per consentire la loro ed occuparsi della famiglia. Un altro aspetto fondamentale è che, semplicemente, non vedono l’esigenza di spostarsi: grazie alla tecnologia sono abituati a lavorare in qualunque momento con persone in qualunque parte del mondo, senza doversi spostare dalla propria scrivania.

Quindi se l’internazionalizzazione è una priorità per la tua azienda, cosa puoi fare per individuare le persone giuste allo scopo?

Apertura in fase di recruitment

Se è fondamentale avere un team pronto ad essere internazionale, assicurati che il messaggio arrivi chiaro fino dalle prime fasi di selezione: sottolinea la possibilità che vi siano alcuni periodi di lavoro all’estero, chiarisci che la disponibilità allo spostamento è elemento chiave per lo sviluppo della loro carriera. Dare messaggi chiari fin dal principio ti metterà nella condizione di incontrare solo le tipologie di persone che fanno davvero al caso tuo.

Colloqui di sviluppo studiati e di qualità

Se fai in modo di organizzare colloqui regolari, aperti ed onesti in merito alla carriera dei tuoi dipendenti, ridurrai il rischio di spiacevoli sorprese. In un ambito economico in rapido e costante cambiamento, in cui le opportunità possono emergere (e tramontare) nell’arco di una giornata, un incontro annuale con il personale non è più sufficiente. Imposta un dialogo costante in merito ad aspirazioni di carriera, competenze, esigenze formative e rendi più semplice per ciascuno esprimere le proprie esigenze ed idee, anche in merito ad eventualità di trasferimento. In questo modo sarai certo di non fare affidamento per determinati ruoli su persone che non hanno nessun interesse nel ricoprirli.

Non incasellare le persone

Sei certo di non aver escluso a priori persone che invece potrebbero essere ottimi ambasciatori per la tua azienda?

“Ha dei figli piccoli, non si trasferirà mai!”

“È vicino alla pensione, perché dovrebbe accettare di cambiare sede?”

Così come non puoi dare per scontato che i giovani nuovi assunti siano disposti a tutto, allo stesso modo non puoi escludere che proprio i dipendenti più in là con gli anni siano felici di trasferirsi, nonostante le responsabilità famigliari. Le persone non smettono mai di sorprenderti, non dimenticarlo se non vuoi perdere opportunità che hai sotto il naso.

Pensa globale, agisci locale

Non dare per scontato che l’unica via per l’internazionalità sia prendere persone di fiducia dalla tua sede e spedirle a dirigere le attività nelle succursali che hai intenzione di aprire. Dai un’occhiata ai talenti che potrebbero essere disponibili localmente, e cerca di individuare tra le persone che già hai sul territorio, chi fa al caso tuo. Chi è già sul posto potrebbe infatti risentirsi per l’arrivo di un nuovo manager calato dall’alto, sostenendo che non può conoscere le dinamiche locali come chi già vi lavora da tempo. Se, dopo una prima analisi scegli di dislocare qualcuno, assicurati di averlo preparato al meglio per questa nuova sfida, che abbia chiare tutte le dinamiche locali. Solo in questo modo favorirai un’esperienza positiva per tutti, magari incentivando altri ad intraprendere lo stesso percorso.

Adeguato supporto

Un nuovo ruolo internazionale può rivelarsi sconfortante per alcuni dipendenti che rischiano di sentirsi abbandonati a loro stessi nella nuova posizione assegnatagli. Rifletti sulle modalità migliori per supportare ciascuno sia dal punto di vista emotivo che pratico. Assicurati di semplificare più possibile la ricerca di un’abitazione, l’organizzazione della giornata lavorativa e non, per esempio fornendo indicazioni sulle modalità di spostamento casa-lavoro migliori. Uno degli aspetti fondamentali è essere certi che non manchino contatti costanti con la casa madre; per farlo è necessario fornire tutti i supporti tecnologici necessari.

Compiti della settimana: Quanto sei realmente al corrente delle aspirazioni di carriera dei tuoi dipendenti? Fermati un attimo, prenditi tempo per un caffè con alcuni dei tuoi collaboratori ed inizia d impostare un dialogo aperto e costruttivo.

Martina Tattini

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