Mentre ci avviciniamo alla fine del primo trimestre del 2023, assistiamo ad un grande dinamismo del mercato del lavoro, con le persone che mostrano grande propensione al cambiamento e le aziende una nuova spinta ad assumere.

Detto questo, siamo tutti consapevoli delle difficoltà finanziarie che praticamente ogni azienda deve affrontare. La tanto pubblicizzata crisi del costo della vita ha messo sotto pressione le finanze di tutti, il che significa che tutti abbiamo molto meno denaro libero da spendere, inclusi i datori di lavoro. Ciò rappresenta un problema per le organizzazioni che cercano vogliono mantenere la propria forza lavoro ingaggiata ed offrire un ambiente stimolante con buone opportunità di crescita.

Cosa fare?

Essere intelligenti con il recruiting

Ciò significa che quando un’azienda deve immergersi nel mercato del lavoro, i propri team delle risorse umane devono lavorare in modo incredibilmente intelligente ed economicamente conveniente quando si tratta di distinguersi dai loro rivali che attirano candidati, assicurando che sia il loro tempo che le loro preziose finanze attraggano e trattengano i migliori candidati per la loro attività.

Ovviamente, quando si tratta di attrarre dei candidati, lo stipendio annuo giocherà un ruolo enorme nel loro processo decisionale, specialmente in una crisi del costo della vita! Tuttavia, il denaro non è l’unico fattore di attrazione.

Certo, offrire uno stipendio annuale maggiorato può funzionare a breve termine e portare ad una pioggia di candidature. Ma più soldi non garantiscono migliori livelli di retention più avanti. In effetti, concentrarsi esclusivamente sulla remunerazione può spesso fare più male che bene.

È qui che sapere cosa vogliono i candidati da un lavoro, oltre al denaro, può aiutare i team delle risorse umane a rendere più efficaci i loro sforzi di reclutamento: sia per le finanze dell’azienda, sia per la carriera del candidato…

Quindi, cosa si aspettano i dipendenti, i candidati ed i neo assunti dai datori di lavoro quest’anno?

Fiducia nei datori di lavoro

I dipendenti devono fidarsi dei loro datori di lavoro. Devono avere fiducia che le loro carriere saranno migliorate, confidare che i loro contributi vengano riconosciuti e che il ruolo – e l’attività – sia giusto per loro come persona.

Molte persone vogliono lasciare il loro lavoro o hanno rifiutato offerte di lavoro per mancanza di fiducia: o perché non si fidano che l’organizzazione abbia a cuore i loro migliori interessi, o perchè sentono che non ha una cultura aziendale solidale o positiva.

Ad ogni modo, se la tua organizzazione vuole riuscire ad attrarre e trattenere i migliori talenti, le parole non contano nulla: devi davvero dimostrare quanto sei affidabile.

Riconoscere che il mondo del lavoro è cambiato

Tornando indietro di 4 anni, il diffuso lavoro flessibile, ibrido e remoto era ancora considerato da molti come un “nice to have”, o addirittura una piccola novità. L’idea di lavorare da casa a tempo pieno, o in un luogo diverso da uno spazio di lavoro condiviso, era (ed è tuttora) vista con scetticismo: ma, il nocciolo della questione è che la pandemia di Covid-19 ha stravolto le modalità di lavoro.

I dipendenti ora si aspettano la possibilità di lavoro flessibile, remoto o ibrido. Negli ultimi due anni molti dipendenti affermano che i datori di lavoro più attraenti sono quelli che consentono ai collaboratori di prendere decisioni su quando e dove lavorare. Questo va di pari passo con quell’elemento di fiducia menzionato prima.

Se un’azienda può supportare il lavoro a distanza, ibrido o flessibile e sceglie invece di insistere sul lavoro d’ufficio a tempo pieno, potrebbe incontrare grosse difficoltà ad attrarre  e trattenere i collaboratori.

Ripensare la tradizionale settimana lavorativa

Ora, questo può essere alquanto controverso, ma segue l’idea del lavoro flessibile e ibrido.

L’enorme cambiamento nel modo e nel luogo in cui lavoriamo ha consentito a molte persone di avere un equilibrio tra lavoro e vita privata più positivo. I dipendenti ora desiderano più flessibilità nel loro lavoro e dai loro datori di lavoro, e il prossimo passo potrebbe essere la fine della tradizionale settimana lavorativa dalle 9 alle 18.

Alcune aziende stanno sperimentando una settimana lavorativa di 4 giorni, consentendo tre giorni interi di riposo. La teoria è che i dipendenti possono creare lo stesso output utilizzando meno ore di lavoro e godere di periodi di riposo e tempo libero più lunghi. Questo senza alcuna riduzione dei salari. I risultati in temrini di produttività si mantengono dando la priorità al modo in cui i dipendenti utilizzano il loro tempo: come meno riunioni meno o più brevi, agende concordate e razionalizzazione dei processi di lavoro.

I sostenitori delle settimane di 4 giorni sostengono che supporta un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata e aumenta la fedeltà all’azienda. Le realtà che hanno provato settimane lavorative di 4 giorni giurano di non tornare mai più al “vecchio” modo di lavorare!

Miglioramento delle competenze e possibilità di crescita

La possibilità di apprendere nuove competenze e migliorare le opportunità di carriera è sempre stata un’esigenza fondamentale per i dipendenti.

Quando un candidato considera il suo prossimo passo di carriera, desidera rassicurazioni sul fatto che un potenziale nuovo datore di lavoro fornirà un percorso chiaro e realizzabile per l’avanzamento di carriera. Le domande sullo sviluppo della carriera e sull’apprendimento sono tra le più comuni che vengono poste durante i colloqui.

Concentrarsi su formazione, sviluppo e miglioramento delle competenze ti darà maggiori possibilità di attrarre i migliori candidati e ti darà un vantaggio competitivo rispetto ai rivali. Ciò è dovuto a due motivi: il primo è che il miglioramento delle competenze dei dipendenti non solo colma le lacune esistenti, ma aiuta anche le aziende a evitare i costi di assunzione in futuro.

In secondo luogo, aiuta a creare piani di successione più solidi; aumenta i tassi di fidelizzazione perchè i dipendenti con le migliori prestazioni o potenziali di carriera possono vedere un percorso da seguire.

Quindi, ottimo per i candidati, ottimo per il tuo business… ottimo per tutti!

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Martina Tattini