Le tendenze HR per il 2026: quali trend aspettarci?
Questo blog esplora le principali tendenze HR che stanno plasmando il 2026, tra cui l’ascesa del job hugging, l’aumento del disimpegno dei dipendenti, il ruolo crescente dell’IA nelle Risorse Umane e i grandi cambiamenti nelle leggi sul lavoro. Spiega cosa significano questi cambiamenti per i team HR e come prepararsi all’anno che verrà.
Ogni anno, Internet produce infinite liste di tendenze HR per l’anno successivo. Alcune sono utili. Alcune sono ovvie. Alcune sembrano essere state scritte da qualcuno che non parla con un dipendente dal 2009…
Ma il 2026 sembra un po’ diverso… forse persino un po’ inquietante. L’economia è in stallo, il recruiting sta rallentando e la sicurezza del lavoro è stabile quanto una sedia a tre gambe. E, oltre alle mura dell’ufficio, stiamo assistendo a cambiamenti sociali che aumentano l’imprevedibilità. Tuttavia, alcuni temi stanno iniziando a delinearsi: alcuni entusiasmanti, alcuni preoccupanti e alcuni ben piantati nella categoria “hmm, non ne sono ancora sicuro”.
Quindi, quali sono i temi e le tendenze chiave da tenere d’occhio nel 2026? Ecco cosa definirà le attività HR nei prossimi 12 mesi: dal job hugging e il disimpegno, all’IA nelle HR e ai profondi cambiamenti nelle leggi sul lavoro.
1. L’ascesa del “job hugging”: la tendenza alla retention del 2026 che nessuno vuole
Una tendenza HR che continua a emergere — e non in senso positivo — è l’aumento del job hugging. E no, non è così rassicurante come sembra. Non si tratta di dipendenti che abbracciano amorevolmente i propri ruoli; si tratta di persone che si aggrappano a lavori che in realtà non vogliono.
Con le preoccupazioni per l’economia, il mercato del lavoro instabile e il rallentamento del reclutamento, i dipendenti stanno scegliendo di restare per necessità piuttosto che per passione. Ed è qui che nasce il rischio.
PERCHÉ IL JOB HUGGING È UN TREND HR NEL 2026
Normalmente, i dipendenti insoddisfatti lasciano il lavoro. Cercano qualcosa di nuovo, si muovono, e tutti possono ricalibrarsi tranquillamente. Ma, proprio come abbiamo visto con l’aumento della resenteeism un paio d’anni fa, nel 2026 questi stessi dipendenti potrebbero restare più a lungo — anche quando davvero non vogliono.
Questo è potenzialmente una ricetta per un disastro in piena vista, perché può portare a problemi seri, tra cui:
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disimpegno dilagante dei dipendenti
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cali di produttività senza alcuna segnalazione formale
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negatività che si diffonde, infiltrandosi nella dinamica dei team e portando a culture tossiche
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aumento del risentimento, soprattutto quando i dipendenti si sentono bloccati
Ciò che rende la cosa particolarmente complicata è questo: i tuoi numeri sulla retention potrebbero sembrare eccellenti sulla carta. Il turnover è basso. Le posizioni vacanti sono poche. “Tutto stabile!” Fantastico!
Peccato che non lo sia. Sotto la superficie, il morale traballa. I dipendenti sono emotivamente assenti ma fisicamente presenti — la peggiore forma di presenteeism.
COME L’HR PUÒ INDIVIDUARE IL JOB HUGGING IN ANTICIPO
Nel 2026 i team HR dovranno prestare attenzione ai segnali più sottili, come:
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un calo improvviso dell’entusiasmo
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un top performer che diventa più silenzioso
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più lamentele, meno idee
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persone che fanno il minimo indispensabile
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tensioni di team che covano sotto la superficie
Questa tendenza non scomparirà, e affrontarla significa creare spazi sicuri per l’onestà, proteggere il benessere e aiutare i dipendenti a sentirsi meno “intrappolati” — anche quando il mercato del lavoro lo è.
2. IA nelle HR: un’opportunità, una responsabilità e una grande curva di apprendimento nel 2026
L’IA nelle HR può sembrare un argomento già sentito, ma il 2026 è l’anno in cui smette ufficialmente di essere opzionale — e non è necessariamente una cosa negativa. Ciò che un tempo apparteneva al dominio dei team tech ora sta entrando (o correndo) in ogni angolo delle HR. Se il 2024 e il 2025 sono stati gli atti di riscaldamento, il 2026 è quando l’IA sale sul palco centrale del lavoro HR.
L’IA DEVE POTENZIARE LE HR, NON SOSTITUIRLE
L’IA non è qui per fare — o per prendere — il lavoro delle HR, ma per supportarlo. I team HR più efficaci nel 2026 useranno l’IA per:
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scrivere bozze e contenuti
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riassumere politiche e normative
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snellire i processi amministrativi pesanti
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analizzare modelli nei dati delle persone
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rafforzare programmi di benessere e coinvolgimento
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liberare tempo per concentrarsi sui veri problemi umani
Ma questo funziona solo se i team HR comprendono davvero l’IA — non solo in teoria, ma in pratica. Una parte importante del 2026 sarà dedicata allo sviluppo della alfabetizzazione sull’IA, sia all’interno delle HR che in tutta la forza lavoro. E questo ci porta direttamente alla prossima tendenza…
LA PARTE DI CONFORMITÀ E REGOLAMENTAZIONE (SAPEVATE CHE ARRIVAVA)
Non mancano scetticismi sull’IA, e ad essere onesti, molti sono comprensibili. Le persone vogliono sapere che gli strumenti che usano sono sicuri, equi e monitorati correttamente. Ecco perché nel 2026 saranno fondamentali regole più chiare. Possiamo aspettarci maggiore attenzione a:
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come le organizzazioni utilizzano l’IA
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quali dati gli strumenti IA possono accedere
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trasparenza nei processi decisionali
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rilevamento dei bias e risultati equi
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sicurezza dei dati di dipendenti e clienti
E le HR non sono solo utenti dell’IA. Stiamo diventando custodi del suo uso responsabile. Questo significa:
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scrivere policy sull’uso dell’IA
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formare i dipendenti su un uso sicuro
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valutare gli strumenti per il rischio
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definire limiti sull’uso dei dati
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garantire equità nelle decisioni assistite dall’IA
Potrebbe sembrare impegnativo, ma è un passo necessario se le HR vogliono continuare a muoversi verso un ruolo di partner strategico invece che essere viste come un centro di costo. In realtà, questo cambiamento offre alle HR una delle migliori opportunità di guidare la trasformazione digitale.
FORMAZIONE SULL’IA PER I DIPENDENTI: LA NUOVA NECESSITÀ AZIENDALE
Le organizzazioni introdurranno sempre più corsi di formazione sull’IA, non solo per manager e team tecnici, ma per tutti. Chiamatela necessità aziendale, protezione futuristica… o “per favore smettete di inserire dati sensibili in strumenti gratuiti casuali”. In ogni caso, le HR guideranno l’adozione responsabile.
3. Cambiamenti alle leggi sul lavoro del 2026: il grande passaggio ai diritti dal primo giorno
Ora arriviamo alla grande scossa legale in arrivo: le modifiche alla normativa sul lavoro nel 2026.
Il titolo è semplice ma significativo: diritti fondamentali sul lavoro diventeranno disponibili dal primo giorno, invece di entrare in vigore dopo mesi o anni… e questo è solo l’inizio.
Se le tue politiche HR, i contratti e i processi non sono stati ancora rivisti… è il momento di farlo.
Per i team HR, ciò significa un anno intenso di:
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aggiornamenti delle politiche
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riscrittura dei manuali
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formazione dei manager
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revisione dei processi di onboarding
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aggiornamento dei contratti
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garanzia di equità e coerenza
Non è poco. Ma è positivo.
Quindi, cosa significano queste tendenze HR per il futuro delle HR nel 2026?
Facendo un passo indietro, emerge un quadro chiaro:
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I dipendenti restano in lavori che non vogliono,
aumentando il rischio di disimpegno. -
L’IA nelle HR non è più opzionale:
è una competenza chiave, un tema di conformità e un vantaggio strategico. -
I cambiamenti nelle leggi del lavoro stanno ridefinendo i diritti,
rendendo l’equità una base dal primo giorno, non una ricompensa a lungo termine.
In altre parole, il 2026 sarà un anno in cui le HR dovranno bilanciare:
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stabilità e cambiamento
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trasformazione digitale e connessione umana
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conformità e cultura
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benessere e esigenze aziendali
La buona notizia? Le HR sono in una posizione più forte che mai per influenzare l’aspetto dei luoghi di lavoro, non solo ora, ma nel lungo periodo.