Quanto supporti i tuoi dipendenti nel pianificare e sviluppare la loro carriera?

Potresti pensare che sia una domanda bizzarra, soprattutto nella crescente ottica che, il “lavoro per la vita” non esista più e che non esistano più i piani di carriera tradizionali.

Ma, come sottolinea una recente inchiesta di Blessing White, anche se i manager non sono capaci di prendere un impegno a lungo termine o di prevedere con certezza le competenze che vorrebbero acquisire, hanno molto da guadagnare se supportano i loro impiegati nello sviluppo della propria carriera.

Vediamo 5 buone ragioni per le quali le aziende dovrebbero avere un ruolo attivo nell’appoggiare i loro dipendenti a sviluppare le proprie carriere:

Favorisce impegno e coinvolgimento

Nella ricerca “Navigating ambiguity: Career 2014”, Blessing White sottolinea che il 54% dei lavoratori ha ben chiaro come vuole che sia il suo prossimo lavoro ed il 46% ritiene che il passo successivo della propria carriera sarà un nuovo impiego. Il rischio è evidente. Se non crei buone opportunità per i tuoi dipendenti, soprattutto per quelli che ritieni più importanti, questi se ne andranno.

Lavoratori dipendenti, non si aspettano più che le aziende gestiscano la carriera al loro posto, ma si accontenterebbero di sapere che l’impresa se ne interessa in qualche modo. Se le persone vedono che l’organizzazione ha la volontà di investire nel loro sviluppo, si sentiranno più coinvolte, entusiaste, partecipi e capaci di fare uno sforzo in più quando necessario. Allo stesso tempo saranno meno desiderose di lasciare l’azienda. La ricerca ha dimostrato una forte correlazione tra la percezione che hanno le persone delle loro opportunità di carriera e la loro volontà di restare; per quanto preoccupante, l’indagine evidenzia che la maggior parte dei lavoratori considera scarsi gli sforzi della propria azienda in termini di sostegno alla carriera.

Porta allo scoperto potenziali inespressi

Colloqui di carriera danno spesso risultati sorprendenti. Se il manager ha creato un dialogo aperto con i propri team, potrebbe scoprire che le persone hanno ambizioni che in precedenza non aveva notato o competenze e talenti nascosti che non stanno utilizzando nel ruolo attuale. Le recenti difficoltà economiche hanno, per esempio, fatto sì che molte persone si trovassero in ruoli molto al di sotto del loro potenziale, perché era l’unica posizione disponibile in quel momento. Sperando che la situazione migliori, è il momento giusto per scoprire quali talenti latenti siano a disposizione in azienda, e valutare come le aspirazioni individuali possano incontrarsi al meglio con le priorità aziendali.

Aiuta l’azienda a sviluppare competenze per il futuro

Una delle sfide più grandi che affronta un’organizzazione è di operare in un contesto incerto e volatile dove le regole del gioco cambiano da un giorno all’altro; nuovi competitor possono emergere all’improvviso, si sviluppano le tecnologie e cambiano le modalità in cui i servizi sono forniti, i clienti guidano la domanda di nuovi prodotti… ciò significa che le competenze presenti oggi in un’organizzazione, non sono necessariamente le stesse che serviranno domani. Nel report “Il futuro del lavoro”, la UKCES (UK Commission for Education and Skills) suggerisce che gli impiegati del futuro dovranno possedere un ampio set di competenze trasversali: project management, problem solving, capacità d’analisi, che possano essere applicate in diverse circostanze. Se le imprese desiderano avere dei dipendenti adattabili, devono aiutarli a sviluppare le loro competenze e tenere allo stesso tempo gli occhi aperti sulle tendenze di settore, per comprendere quali capacità speciali possono servire all’azienda per evolvere.

Supporta il succession planning

In un ambiente in rapido movimento, le imprese non possono più permettersi il lusso di pianificare la forza lavoro sul lungo termine. Piani di carriera formali non esistono più nelle stesse modalità del passato, e quando le cose cambiano così rapidamente, può essere difficile pianificare gli sviluppi di carriera dell’anno o dei 5 anni seguenti. Come sottolinea il report di Blessing White, in uno scenario simile, le persone vengono spesso lanciate in nuovi ruoli senza, o con pochissima, formazione. Avere incontri regolari con i dipendenti in merito alle loro aspirazioni ed investire quindi nel loro sviluppo, darà all’azienda la possibilità di avere le persone giuste, al posto giusto, nel momento giusto. Le conversazioni più produttive in merito alle carriere sono quelle che focalizzano sulla tipologia di lavoro che le persone ritengono più stimolanti, le competenze che desiderano sviluppare e dove si dirigono i loro interessi futuri. Avere a disposizione questa tipologia di informazioni, aiuta le aziende ad essere agili e pronte a rispondere a qualunque difficoltà si trovi dietro l’angolo.

Contribuisce ad attirare nuovi talenti

Le persone parlano, e presto si spargerà la voce che la tua azienda prende sul serio lo sviluppo del personale. Un approccio positivo allo sviluppo delle carriere offre alle organizzazioni un vantaggio nell’attrarre le persone migliori e più brillanti.

Qual è il tuo punto di vista? Lo sviluppo delle carriere è una tematica individuale o aziendale? Quali strategie hai messo in campo per supportare lo sviluppo dei tuoi dipendenti?

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Carlos Aranda