Quando un dipendente si prende alcuni giorni di malattia, si crea quasi sempre uno stato di emergenza, in cui i colleghi devono intervenire per coprire le sue mansioni, a volte improvvisandosi in ruoli per i quali non hanno le giuste competenze. In questo scenario è fondamentale per ogni datore di lavoro saper riconoscere le cause di un’assenza ed individuare quelle che sono segnale di malessere e problematiche insorgenti.

Sembrerà incredibile, ma ansia e depressione sono due delle cause principali di molte assenze; non pensate che non riguardi la vostra azienda, perché difficilmente chi soffre di stress ammetterà essere questa la ragione del proprio assenteismo.

Ma le HR devono prestare grande attenzione al fenomeno, perché riconoscerlo ed intervenire rapidamente può agevolare un celere rientro in azienda. È importante aumentare la conoscenza di queste problematiche, sia tra le HR che tra il management aziendale.

Se ti occupi di Risorse Umane, come puoi supportare al meglio quei dipendenti che stanno affrontando simili difficoltà?

Presta attenzione ai segnali

Molti manager probabilmente sanno riconoscere alcuni segnali chiave di ansia e depressione, ma è necessario tenere presente che non tutti presentano gli stessi sintomi. La strada migliore da intraprendere è tenere d’occhio quei cambiamenti di comportamento che potrebbero indicare che qualcosa non va: qualcuno solitamente socievole diventa improvvisamente introverso, chi puntuale inizia ad accumulare ritardi, chi di solito si mostrava sicuro ed autonomo comincia a richiedere costante approvazione e rassicurazione.

Prima riconoscerai questi segnali, prima potrai offrire il tuo supporto ed incoraggiare le persone a richiedere l’aiuto necessario.

Non ignorare il problema

C’è una tendenza abbastanza diffusa ad ignorare i segnali di ansia e depressione da parte di un collega. Il timore è che, portare in luce il problema, possa peggiorarlo. Non c’è nulla di male nel manifestare la propria vicinanza e chiedere a qualcuno se vada tutto bene: potrebbe aprire un varco ed offrire alle persone l’opportunità per esprimere le proprie problematiche.

Una volte che il problema è stato portato a galla sarà più semplice per il management collaborare con il reparto HR per supportare i dipendenti.

Fornisci rassicurazioni

Le problematiche legate a stress ed ansia vengono ancora stigmatizzate e manca una reale conoscenza delle stesse e di come gestirle sul posto di lavoro. Le persone hanno molto spesso il timore di aprirsi nei confronti dei manager poiché temono che questo possa influenzarne negativamente l’opinione od esporli a critiche e giudizi. È importante approfondire la conoscenza di questi disturbi in modo da avere un approccio efficace nel supportare ed aiutare i dipendenti. Si tratta di essere aperti all’ascolto senza giudicare e di rassicurare le persone sul fatto che saranno affiancate nell’affrontare queste difficoltà. Fornisci informazioni ed incoraggia le persone ad accettare un aiuto professionale se necessario. Semplificare le procedure di richiesta assenza è già un elemento di tranquillità che aiuta a ridurre le fonti di stress.

Accertati quindi che i processi siano chiari e semplici, metti in piedi sessioni pratiche di apprendimento che agevolino la comprensione di tutti i dipendenti.

Riconosci le differenze

Non pensare che il percorso per rimettersi sia uguale per tutti. Ci sono molte differenze nelle modalità in cui le persone necessitano di essere curate, nelle tempistiche e nei livelli di supporto necessari. Di solito ciascuno sa cosa gli è necessario e quando sarà pronto per rientrare al lavoro, perciò ascolta i tuoi dipendenti, fornisci rassicurazioni e mantieni aperte le linee di comunicazione.

Fornisci un punto di contatto chiaro ed univoco, in modo che in caso di necessità sappiamo esattamente a chi rivolgersi ed attraverso quali mezzi.

Pianifica il rientro

Rientrare al lavoro può incutere timore a chi ha sofferto di stress ed ansia. Come superare il primo giorno è spesso la paura più grande. Lavora a stretto contatto con i diretti interessati per pianificare il loro rientro. Cerca di essere flessibile, acconsenti ad un rientro graduale se necessario, e lascia a ciascuno il tempo e lo spazio necessario per gestire i primi giorni nel modo che sente più appropriato.

Apriti a nuove modalità di organizzazione del lavoro più flessibili per assicurarti di raggiungere un bilanciamento appropriato tra vita privata e lavoro e mantenere il benessere acquisito.

Ma soprattutto approfitta del weekend lungo in arrivo per rilassarti, distrarti e NON leggere le mail aziendali!… Buona Pasqua!

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Martina Tattini