Negli ultimi anni i livelli di fiducia in se stessi e di resilienza sono colati a picco tra chi si occupa di Risorse Umane.

Il team HR di ogni azienda si trova infatti, non solo a fronteggiare l’urto di colleghi critici e scettici, ma anche sempre in prima fila quando si tratta di addebitare delle responsabilità per iniziative o cambiamenti poco popolari. In più, congiunture economiche difficoltose, dipartimenti HR sempre più ridotti e cambiamenti costanti, hanno contribuito al crollo della visione che i responsabili risorse umane hanno di sé.

Ma la resilienza individuale può essere allenata per accrescere: la nostra capacità di gestire situazioni difficili non è innata, ciascuno di noi può imparare quei comportamenti che gli consentono una buona negoziazione dei conflitti.

Quindi cosa possono fare le HR per sviluppare la loro resilienza e ritrovare un ruolo di guida all’interno dell’azienda?

Obbiettivi chiari

Chi si pone obbiettivi più definiti dimostra solitamente maggiore resilienza riuscendo a fronteggiare le difficoltà con maggiore tenacia. Non significa solo avere traguardi professionali ben chiari, ma anche valori e priorità non sindacabili che vi aiutino a creare una cornice a ciò che accade agevolandovi nell’osservare dalla giusta prospettiva.

Ottimismo

Siete persone da bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Le persone tendenzialmente ottimiste riescono con più facilità ad individuare gli aspetti positivi anche delle situazioni più complesse. Si tratta di nutrire un punto di vista positivo su sé stessi, essere in grado di riconoscersi i difetti, ma anche i pregi ed i buoni risultati ottenuti.

Consapevolezza della propria forza

C’è un collegamento ben chiaro tra consapevolezza di sé ed alti livelli di resilienza: comprendere a fondo il proprio modo di agire, l’impatto che le proprie azioni hanno sugli altri e come fare l’uso migliore di queste capacità per superare gli ostacoli, è fondamentale. Vi sono numerosi test psicometrici che possono aiutarti a costruire una buona consapevolezza del tuo potenziale.

Gestione delle risorse

Prenditi cura di te e della tua salute, mentale, fisica ed emozionale. Appena si presenta un periodo in cui siamo più sotto pressione pensiamo di non avere più tempo ed energie per una dieta equilibrata od un po’ di sano esercizio fisico, ma sono proprio queste le attività che possono aiutarti a sostenere al meglio lo stress. Lavora per imparare a gestire i tuoi pensieri e le tue emozioni, per esempio cerca di non cadere nella trappola del “questo è troppo da sostenere per me” senza averci prima provato. Allo stesso tempo però cerca di essere consapevole dei tuoi livelli di stress e del limite massimo che puoi sopportare.

Certo, non potrai sviluppare la tua resilienza in una notte, ma con impegno e pratica potrai migliorare le tue abilità di gestione delle difficoltà. La chiave è avere ben chiaro cosa ti provoca stress, quando il tuo modo di agire è congeniale a ridurlo e quando invece devi trovare un nuovo approccio.

Non devi fare tutto da solo, puoi confrontarti con i tuoi colleghi per avere suggerimenti o per trovare una nuova e migliorata organizzazione del lavoro. Dovresti inoltre riflettere su quante attività che svolgi ancora in prima persona puoi delegare a collaboratori piuttosto che a supporti tecnologici: in azienda avete un buon software per la gestione HR? Sai che potrebbe agevolarti nella pianificazione delle ferie, nella gestione delle note spese (per maggiori info www. cezannehr.com/it/software-hr/nota-spese-dipendenti/ ), nell’analisi delle valutazioni delle performance ed in molte altre attività ad oggi eccessivamente onerose?

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Martina Tattini