Tutti coloro che si occupano di HR sanno bene quanto sia importante riuscire ad attrarre e trattenere i giovani talenti necessari in azienda. Ma purtroppo sanno anche quanto questo sia difficile in un mondo del lavoro in cui è sempre più complesso trovare le competenze richieste e soddisfare le esigenze dei nuovi lavoratori della generazione Y.

I nativi digitali si aspettano che la durata media di un incarico sia di un paio di anni, ancor meno nelle grandi imprese tecnologiche come Google o Amazon; sono più propensi a saltare da un impiego all’altro perché in ricerca di carriera e progressi rapidi. Perciò è difficile trattenerli all’interno dell’organizzazione. È necessario fornire i giusti stimoli, a cominciare da un programma di inserimento che eviti sprechi di tempo ed incentivi motivazione e coinvolgimento.

Cosa fare per inserire e rendere produttivi i nuovi assunti più rapidamente possibile?

Pianificazione

In un ambiente di lavoro sempre sotto pressione, è facile che i manager non pensino di avere il tempo necessario per redigere un buon piano di inserimento; spesso si limitano ad organizzare un tour della sede il primo giorno, far stringere le mani di tutti i colleghi ed introdurre ad alcuni compiti chiave, per poi abbandonare i nuovi arrivati. Questo approccio fa sentire facilmente perduti e disorientati, incerti su cosa fare e cosa si aspetti l’azienda.

È meglio investire un po’ più di tempo in un buon inserimento in azienda, pianificando con cura le prime settimane, piuttosto che trovarsi poi con un dipendente insoddisfatto ed incapace di portare a termine rapidamente ed in autonomia i propri compiti. Si tratta di fornire tutte le informazioni necessarie, senza sovraccaricare il nuovo arrivato nei primi giorni. Entrare in una nuova organizzazione può confondere inizialmente: organizza le giornate in modo da lasciare un po’ di spazio per riorganizzare tutte le informazioni acquisite e dai fin da subito dei compiti semplici da svolgere in modo che il nuovo arrivato si senta immediatamente utile.

Chiarezza

Difficilmente qualcuno sarà in grado di prendere le redini del proprio ruolo con rapidità se non gli è chiaro cosa deve fare, chi può aiutarlo e cosa ci si aspetta da lui. I primi giorni sono il momento ottimale per chiarire questi aspetti, così come per redigere delle linee guida per i primi mesi, dei micro-obbiettivi che ne agevolino l’inserimento e lo facciano sentire motivato. Getta subito le basi per una comunicazione onesta ed aperta, in modo che al sopraggiungere di dubbi non vi siano remore nel porre domande.

Strumenti

Accade che il primo giorno di lavoro ai nuovi assunti non sia ancora stato fornito il loro computer, le password di accesso e tutti gli strumenti indispensabili per cominciare a lavorare. Assicurati che al loro arrivo sia tutto pronto, così che le persone si sentano ben accolte. Un altro fattore di confusione possono essere policy e regole aziendali: chiarisci subito le procedure, le modalità per richiedere ferie e permessi e le vie di consultazione della loro documentazione personale (residui, paga…). Se in azienda vi siete dotati di un software per la gestione HR, sarà semplice imparare ad accedervi ed utilizzarlo rapidamente. Organizzate un breve tour della sede così che sappiano dove si trova la fotocopiatrice, il bagno e tutti i servizi che possono servire. Sembrerà triviale, ma prestare attenzione a questi piccoli dettagli può fare davvero la differenza.

Network

Le persone si trovano meglio sul lavoro se riescono a costruire rapidamente un network interno all’azienda; ciò può voler dire avere qualche collega con cui uscire a pranzo, o sapere a chi rivolgersi in caso di dubbi o per un progetto specifico. È necessario che i nuovi arrivati si sentano i benvenuti fin dal primo giorno, assicurati quindi che manager o colleghi dello stesso ufficio abbiamo un po’ di tempo da dedicargli, e coinvolgi tutto lo staff affinché vada a presentarsi. Alcune organizzazioni affiancano al nuovo assunto un dipendente che lo introduca al posto di lavoro; verifica che la persona scelta non sia demotivata e disaffezionata all’azienda. I portali social HR interni sono un ottimo strumento per interagire facilmente con tutti i membri del team. Molti sistemi HR l’hanno già integrato al loro interno (assicuratene prima di procedere all’acquisto). Fallire nello stabilire comunicazioni efficaci e relazioni piacevoli tra colleghi è una delle ragioni principali per cui le persone cambiano posto di lavoro.

Formazione

Se ci aspettiamo che un nuovo arrivato sia rapidamente efficiente ed autonomo nel proprio ruolo, dobbiamo fornirgli tutta la formazione necessaria. La tipologia di training dipenderà dal ruolo ricoperto, ma un’introduzione dettagliata ai sistemi e database in uso in azienda sarà necessaria per tutti. Non trascurare tutto ciò che non è formalizzato o scritto, come per esempio gergo, acronimi, abitudini interni al team. Se durante il colloquio abbiamo promesso sessioni formative specifiche su alcune competenze, non deludiamo i nostri talenti! Mostriamo l’impegno del business nella crescita dei suoi dipendenti e nel loro sviluppo professionale.

Esercizio della settimana: ci sono dipendenti assunti di recente nella tua azienda? Fatti raccontare come si sono sentiti nelle prime settimane e cerca di comprendere quali piccole misure puoi mettere in pratica per migliorare l’inserimento.

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Martina Tattini