Che cosa rende la tua azienda irresistibile per i candidati dotati di talento? Un aumento di retribuzione annuale garantito? La possibilità per il team di lavorare in maniera flessibile? Il pranzo pagato?

Dando ascolto al guru del management aziendale Josh Bersin probabilmente nessuna delle cose citate sopra (anche se senza dubbio possono aiutare).

Secondo il suo autorevole punto di vista ciò che più attrae e coinvolge dipendenti capaci è la possibilità di svolgere mansioni stimolanti, un management alla mano, un ambiente di lavoro positivo e le opportunità di crescere all’interno dell’azienda. Certo, suona tutto ovvio, ma i fatti suggeriscono che molte aziende faticano a mettere in atto queste buone pratiche.

Una ricerca recente svela che solo il 13% dei lavoratori dipendenti intervistati si definisce fortemente coinvolto con il proprio lavoro, mentre il 26% dichiara una totale disaffezione. Quello che è peggio è che secondo Glassdoor, solo il 54% dei lavoratori raccomanderebbe ad altri il proprio posto di lavoro.

In un mondo professionale in cui è sempre più difficile trovare persone talentuose e competenti, simili statistiche dovrebbero spaventare leader e responsabili HR. Bersin, che di recente ha pubblicato un nuovo modello sul coinvolgimento dei collaboratori, suggerisce sia ora di fermarsi e virare verso un approccio più fresco per rendere irresistibile la propria organizzazione.

Ci sono 3 dinamiche fondamentali che le aziende devono tenere sotto controllo per creare una cultura votata alle performance eccellenti ed all’attrazione di talenti:

Le aziende devono ripensare il significato attribuito a coinvolgimento e motivazione

Si parla sempre di coinvolgimento dei collaboratori, ma quali buone pratiche vengono poi messe in atto? Bersin suggerisce che le aziende debbano essere più specifiche su cosa si intenda al loro interno per coinvolgimento e cosa fare nella pratica per incentivarlo. Significa per esempio assicurarsi che i manager abbiano le competenze necessarie per fissare obbiettivi corretti e misurabili, guidare e far crescere i propri team e gestire le performance in modo corretto. Riconoscere il valore del management che riesce a fare ciò fa parte di una strategia di slancio e sviluppo che può incentivare tutta l’organizzazione.

Le aziende devono ripensare al valore attribuito ai feedback dei loro collaboratori

Colloqui annuali tra dipendenti e manager non sono più sufficienti in un mondo sempre connesso, sempre online. Le aziende devono trovare nuove modalità per tastare il polso del business. Ormai esistono un’infinità di tool a disposizione per raccogliere ed analizzare i dati a riguardo. Bersin propone un approccio “just in time” che consenta di raccogliere i feedback dei collaboratori a caldo, quando la situazione lo richiede e non dopo mesi, in modo da permettere interventi immediati su situazioni critiche, prima che diventino più gravi.

Le aziende devono integrare la cura del coinvolgimento dei dipendenti nella loro strategia di crescita

Il coinvolgimento e la motivazione dei collaboratori spesso non sono visti come elementi strategici, anzi come un compito di second’ordine da affidare al team HR. Certo, le risorse umane sono fondamentali per creare un ambiente di lavoro coinvolgente, ma si tratta di una tematica che il management aziendale non può ignorare: è proprio la fiducia nel management uno degli elementi che guida l’affezione dei dipendenti. Se il board pare poco coinvolto nella vita quotidiana dell’azienda, difficilmente raggiungibile, le persone faticheranno a sentire un legame forte con l’impresa da loro rappresentata, con gli obbiettivi ed i progetti di business. I leader dell’azienda devono essere trasparenti, disponibili, aperti all’ascolto e pronti a mostrare ai collaboratori la strada che l’azienda vuole percorrere con loro.

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Martina Tattini